
Asti-Alba e Asti-Mortara: a quando la riapertura?
Moderatore: Redazione
Re: Asti-Alba e Asti-Mortara: a quando la riapertura?
Fino là sei andato ? Se aspettavi un po' te ne aprivano una molto più vicino a casa tua: la Casale-Mortara... intanto non servirà altro che per farci passare qualche treno commemorativo... 

Saluti Tz
In pensione penalizzato a vita per aver fatto il macchinista !
FOLle inventore della: Stella di Valenza - AV Arno-Maremmana - AV Mediopadana - linea S Circolare di Milano - Zig-Zag LP/AV piemontese.
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Re: Asti-Alba e Asti-Mortara: a quando la riapertura?
Ma si dai. viaggiato sulle 59 con degustazioni di vino, a più riprese, nel bagagliaio.
Canelli da suicidio o alcolismo. Ho mangiato bene e ho visto la partita dell'Inter.
purtroppo è saltata la v visita alle cantine Gancia.
Tutto sommato una bella giornata passata con mio figlio e il mio ex cognato.
La casale mortara servirà a ridurre il numero delle zanzare, nulla più.
Canelli da suicidio o alcolismo. Ho mangiato bene e ho visto la partita dell'Inter.

Tutto sommato una bella giornata passata con mio figlio e il mio ex cognato.
La casale mortara servirà a ridurre il numero delle zanzare, nulla più.
Ciao
Nicola
La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile
Corrado Alvaro
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Re: Asti-Alba e Asti-Mortara: a quando la riapertura?
Siete belli ottimisti vedo......
Io penso che queste iniziative di Fondazione FS siano molto valide. Fanno conoscere e valorizzare bellissimi territori e tengono in vita linee altrimenti destinati a veder transitare cinghiali e caprioli e a popolarsi di acacie e sterpaglie varie......

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Re: Asti-Alba e Asti-Mortara: a quando la riapertura?
Il quotidiano La Stampa, Redazione di Alessandria, nel numero di oggi, domenica 18 novemrbe 2018, a pagina 46 ha scritto:
INIZIATIVA IN PIAZZA MAZZINI A CASALE
SIANO I CITTADINI A DARE INDICAZIONI SU COME INTEGRARE PULLMAN E TRENI
Dopo l'annuncio della riattivazione della linea per Mortara, l'attenzione è puntata sul servizio e sulle tariffe del trasporto locale
FRANCA NEBBIA
CASALE MONFERRATO
Mettiamoci d'accordo, come abbiamo fatto, un anno e mezzo fa, raccogliendo firme per la riattivazione delle tratte ferroviarie che interessano Casale: è l'appello che verrà lanciato ai cittadini oggi in piazza Mazzini dalle 10:00 alle 19:00 da un gazebo organizzato da DemA, Legambiente e Casa Bene Comune, che avevano partecipato attivamente alla raccolta di 9000 firme per chiedere la riattivazione dei treni e avevano dato vita a due grandi manifestazioni per le vie della città. E alle 11:00 sarà organizzato con i cittadini un confronto sulle prossime iniziative da intraprendere, continuando a monitorare i lavori e il loro svolgimento.
Ora che in Municipio, l’otto novembre, sono stati illustrati gli interventi per la riattivazione della Casale – Mortara, che riaprirà il 31 marzo, come ha detto il rappresentante di RFI, altri obiettivi che devono essere messi il più presto in campo riguardano le esigenze di chi, tutti i giorni, viaggia per raggiungere posti di lavoro o di studio. Al centro dell'attenzione, quindi, orari e tariffe dei servizi, ma, soprattutto, una corretta integrazione fra treni e bus – dice Johnny Zaffiro, uno dei rappresentanti degli organizzatori – in modo che Casale sia parte attiva per l'istituzione di un servizio integrato a beneficio di tutte le realtà urbane e rurali del territorio.
Gli organizzatori avanzano 'un'altra proposta, per altro ventilata come possibile dall'Assessore Regionale Francesco Balocco al vertice Casalese dell'otto novembre, quella della riattivazione anche della linea Casale – Vercelli, prima accettata dalla Regione e poi bloccata da ulteriori richieste Vercellesi riguardanti l'elettrificazione della tratta e l'eliminazione di passaggi a livello in città. Che i lavori di ripristino partano subito – dicono gli organizzatori – posticipando il finanziamento delle opere accessorie (elettrificazione e modifica viabilità), il che consentirebbe almeno l'effettuazione dei treni diretti Vercelli – Casale – Alessandria. È infatti realizzabile un traffico promiscuo di treni elettrici e Diesel in attesa dell'elettrificazione tra Casale e Vercelli.
Nel gazebo si parlerà pure di sperimentazioni di treni a idrogeno, come in Toscana, o bimodali, come in Val d'Aosta, con economie di esercizio. Un impegno perché dalla viva voce di chi viaggia siano manifestate le esigenze e i problemi da risolvere non scambiando una tappa, quella raggiunta ora, per la destinazione.
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Re: Asti-Alba e Asti-Mortara: a quando la riapertura?
Non fraintendere, gita bellissima. molto partecipata e con materiale ottimo.paolotito1973 ha scritto: ↑lun 12 nov 2018 15:33Siete belli ottimisti vedo......![]()
Io penso che queste iniziative di Fondazione FS siano molto valide. Fanno conoscere e valorizzare bellissimi territori e tengono in vita linee altrimenti destinati a veder transitare cinghiali e caprioli e a popolarsi di acacie e sterpaglie varie......
Canelli è al di la del bene e del male, oltre il centro solo la desolazione. i posti attraversati sono bellissimi.
alcune limitazioni: porte bloccate su vari vagoni credo per sicurezza (ormai trattano tutti imbecilli), biglietti fatti solamente da 1 persona con conseguente ingorgo.
Ciao
Nicola
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Re: Asti-Alba e Asti-Mortara: a quando la riapertura?
Porte bloccate: necessario causa ANSF
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Re: Asti-Alba e Asti-Mortara: a quando la riapertura?
ANSF considera tutti imbecilli, allineata con l'andazzo mondiale che tutto si deve prevenire, normare e impedire.
Cresciamo come massa di decerebrati indottrinati a non usare il cervello ma solo a eseguire movimenti meccanici senza uso dell'intelletto e senza responsabilità personale o libero arbitrio.
Massificazione e cervello all'ammasso vanno di pari passo.
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Re: Asti-Alba e Asti-Mortara: a quando la riapertura?
Ragazzi, so che non è il topic giusto ma volevo chiedere: si sa qualcosa sugli orari della (riaperta) Savigliano-Saluzzo?
"Serbi Dio l’Austriaco Regno, Guardi il nostro Imperator
Nella fè che gli è sostegno, Regga noi con saggio amor!
Difendiamo il serto avito, Che Gli adorna il regio crin;
Sempre d'Austria il soglio unito, Sia d’Asburgo col destin!"
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Re: Asti-Alba e Asti-Mortara: a quando la riapertura?
Claudio Menegon, del Comitato Gruppo Pendolari linea Cuneo - Torino ha scritto: (omissis) …
PROPOSTE / RICHIESTE
… (omissis) …
Inserimento nell’offerta commerciale di una relazione ferroviaria diretta Cuneo - Alba - Asti - Milano … (omissis)
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Re: Asti-Alba e Asti-Mortara: a quando la riapertura?
Potrebbe essere tranquillamente una linea a mercato...
Più bimodali per tutti!
Bimodale in servizio intercity: http://www.jarnvag.net/images/bild/vagn ... 150401.jpg
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Re: Asti-Alba e Asti-Mortara: a quando la riapertura?
A mercato ci dovrebbe essere solo il pesce.
Re: Asti-Alba e Asti-Mortara: a quando la riapertura?
Riccardo Coletti, sul quotidiano La Stampa, Redazione di Asti ha scritto:
NEL SUD ASTIGIANO VIAGGIANO SOLTANTO I TRENI STORICI:
MA CHI PENSA AI PENDOLARI?
LA POLEMICA
Non c’è traccia di treni pendolari sulla direttrice Est - Ovest del Basso Piemonte. La linea Alba - Alessandria, che avrebbe dovuto riaprire a maggio del 2019, resta sospesa. Un rinvio dettato da più fattori: c’è una galleria, la Ghersi di Neive (CN), da ricostruire, una linea da adeguare ai nuovi parametri di sicurezza e servono treni Diesel, sempre più rari, visto che parte della tratta non è elettrificata. Per ora si programmeranno solo corse turistiche su treni storici, convogli che possono viaggiare in deroga rispetto alle norme sul traffico ferroviario.
Come ampiamente denunciato dal Movimento 5 Stelle la linea sospesa più importante del basso Piemonte non apre ai pendolari - scrivono, in una nota, i Consiglieri pentastellati in Regione - Su quei binari viaggeranno solo i treni storici, come se il diritto alla mobilità dei bei tempi andati possa rivivere solo attraverso una rievocazione storica.
Mentre i pendolari dovranno attendere i progetti di RFI, proprietaria della linea, per la messa in sicurezza e l’adeguamento dei binari, prosegue la programmazione dei treni turistici. Potrebbero essere decine le corse a calendario per il 2019: corse legate ad eventi e manifestazioni. A Nizza, ad esempio, potrebbe arrivare un convoglio a vapore in occasione di Nizza è Barbera, il secondo fine settimana di maggio, ma per ora sono solo voci. Di fatto, dopo corse da tutto esaurito, le potenzialità della linea a fini turistici sono alte. La Regione Piemonte avvierà, nelle prossime settimane, una serie di tavoli per definire, in accordo con Fondazione Ferrovie dello Stato e i territori, il calendario delle corse dei treni storici per il 2019.
L’impegno
Gli Assessorati Regionali ai Trasporti, Balocco, e al Turismo, Parigi, si sono impegnati per la prima volta a svolgere un’azione di coordinamento, mettendo inoltre a disposizione cinquecentomila euro per coprire parte delle spese per i treni storici previsti nel corso dell’anno. Nel caso in cui gli incassi permettessero di risparmiare parte di queste risorse, l’accordo con la Fondazione FS prevede inoltre che quest’ultima reinvesta gli importi in Piemonte nell’anno successivo. «Abbiamo creduto molto nello sviluppo di un prodotto turistico, quello legato ai treni storici, che si è rivelato di grande interesse, sia per i flussi sia per l’importante coinvolgimento del territorio che ha saputo generare – dichiarano, in una nota congiunta, l’Assessore all’Agricoltura Giorgio Ferrero e la Vice Presidente del Consiglio Regionale Angela Motta - Un investimento che ha inoltre permesso la riattivazione ad uso turistico di linee sospese, che, quest’anno, abbiamo voluto confermare con un investimento ad hoc, con l’obiettivo di sostenere i Comuni e delineare un calendario Regionale unico.
Re: Asti-Alba e Asti-Mortara: a quando la riapertura?
La Inlandsbanan piemontese... 

Saluti Tz
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Re: Asti-Alba e Asti-Mortara: a quando la riapertura?
Alessandro Mortarino, sulla Voce di Asti ha scritto:
STOP AI TRENI NEL SUD ASTIGIANO: ABBIAMO SCHERZATO?
Le dichiarazioni dell'assessore Balocco – scrive il coordinatore Nazionale del Forum Salviamo il Paesaggio – ci hanno stupito, perché aveva garantito la riapertura della Asti – Castagnole entro giugno.
L'incontro del 31 gennaio ad Asti, promosso dalla Regione Piemonte e dal Tavolo Tecnico per la Mobilità Sostenibile, avrebbe dovuto rappresentare il momento-cardine della definizione di tutti gli aspetti operativi necessari per la riattivazione della linea ferroviaria Asti – Castagnole Lanze dal prossimo giugno, primo passo per il ripristino della linea per Alba e Nizza Monferrato. Tutti gli attori tecnici erano invitati (RFI, Trenitalia, Agenzia per la Mobilità Piemontese), non restava che occuparsi di quanti treni far transitare e in quali orari, per rispondere ai bisogni del territorio e alle esigenze tecniche del vettore. Invece è tutto rimandato sine die e la notizia fornita dall'Assessore Regionale Francesco Balocco è di quelle che feriscono.
Che negli ultimi giorni qualcosa fosse accaduto, lo avevamo colto, ma era difficile prevedere la realtà narrata da Balocco alla platea di Sindaci, Ordini professionali, Associazioni del territorio: purtroppo esistono problemi tecnici rilevanti evidenziati da RFI e connessi ai sistemi di sicurezza degli impianti e, inoltre, Trenitalia pare non avere treni Diesel da far circolare sulla linea.
Non ostanti le insistenze della Regione, RFI e Trenitalia non hanno ancora fornito una risposta e definito i tempi per il ripristino della linea che, a questo punto, slitta di almeno sei mesi, se RFI e Trenitalia si decideranno a rispondere alla Regione.
Le dichiarazioni di Balocco ci hanno sbalordito. Perché fu proprio lui (a Costigliole, nel luglio scorso, in occasione della presentazione del progetto di ripristino della galleria Ghersi) a dire: a giugno 2019 riapriamo la Asti – Castagnole ed è lo stesso Balocco che, ancor prima di Natale, aveva concordato con il Tavolo Tecnico questo incontro per discutere dei dettagli tecnici, essendo scontato giugno come data di ripresa del servizio ed essendo evidente la preoccupazione del territorio di arrivare impreparati all'appuntamento. Perché confermare l'incontro a fronte delle mancate risposte di RFI e Trenitalia? Possibile che in sette mesi non ci siano stati incontri con la Regione per ragionarne?
Come se non bastasse, Balocco ha anche più volte ribadito che il coltello dalla parte del manico ce l'hanno RFI e Trenitalia: gli Enti locali, insomma, possono proporre, perorare, suggerire ma il loro peso specifico è (quasi) nullo. È certamente vero, ma è come ammettere che il mondo viaggia al ritmo degli interessi – economici – delle S. p. A. e che Stato e Enti intermedi a loro debbano essere ripiegati. E qui parliamo di aziende di proprietà pubblica ...
Dell'esistenza dei problemi sugli impianti, oltre tutto, si era a conoscenza poiché i lavori di manutenzione eseguiti per il transito dei treni a vapore tra novembre e dicembre si sapeva che non necessitassero di standard superiori a quelli invece richiesti dalle linee commerciali. E per la mancanza dei mezzi diesel, ci si chiede dove sono finite le dotazioni utilizzate fino al 2012. Curiosamente, proprio il 31 gennaio un componente del Tavolo Tecnico si è imbattuto in questa notizia: https://www.ferrovie.it/portale/articoli/8172 Trenitalia sta dunque vendendo automotrici Diesel che non utilizza più!
Un incontro un po' surreale, quello di Asti, perché nelle parole dell'assessore si è più volte dipinta l'affermazione che il ritardo avrà una importante compensazione: 10 treni storici durante il 2019, ma è una ben misera risposta alle richieste di mobilità quotidiana, che significa azioni per ridurre il traffico su strada, meno auto in circolazione, contribuire alla mitigazione del cambiamento climatico.
Re: Asti-Alba e Asti-Mortara: a quando la riapertura?
Il quotidiano La Stampa aggiorna sui lavori in corso per la riapertura all'esercizio della Casale-Mortara. I lavori proseguono, ma di sicuro non sarà rispettata la data prevista per fine marzo. In compenso prende piede un'iniziativa sicuramente interessante e che potrebbe riguardare altre linee (come non pensare alla Mortara-Cava Carbonara). RFI chiede ai comuni di impegnarsi per raggiungere un accordo bonario con i proprietari dei terreni lungo la linea in modo da realizzare una strada agricola complanare utile per poter sopprimere i numerosi PL che si trovano lungo la linea.
Saluti da simplon
No ai PL sulla rete fondamentale RFI: sono il male assoluto, un cancro da estirpare.
Amico delle Frecce, di Italo e degli EC: sono i treni del mio Dna.
No ai PL sulla rete fondamentale RFI: sono il male assoluto, un cancro da estirpare.
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