ATM: in servizio il primo bus elettrico | Del 27/03/18
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ATM: in servizio il primo bus elettrico | Del 27/03/18
ATM: in servizio il primo bus elettrico
Da oggi entra in servizio il primo bus elettrico acquistato da Atm che rientra nel lotto di 25 bus ordinati dall'Azienda. Un investimento di 14 milioni di euro per iniziare il...
Da oggi entra in servizio il primo bus elettrico acquistato da Atm che rientra nel lotto di 25 bus ordinati dall'Azienda. Un investimento di 14 milioni di euro per iniziare il...
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Re: ATM: in servizio il primo bus elettrico | Del 27/03/18
Una curiosità...
Il gasolio per i trasporti pubblici gode di accise ridotte ?
L' energia elettrica usata da autobus e tram ha lo stesso trattamento ?
L' energia fornita per la ricarica di questo cosi come viene tassata ?
P.S voglio proprio vedere quando in futuro le aziende di trasporto ricaricheranno di notte migliaia di autobus, se non ci fossero le centrali nucleari francesi che succederebbe....
Non sarebbe meglio la soluzione adottata da altre parti con batterie più ridotte e ricarica rapida ai capolinea tramite pantografo ?
Il gasolio per i trasporti pubblici gode di accise ridotte ?
L' energia elettrica usata da autobus e tram ha lo stesso trattamento ?
L' energia fornita per la ricarica di questo cosi come viene tassata ?
P.S voglio proprio vedere quando in futuro le aziende di trasporto ricaricheranno di notte migliaia di autobus, se non ci fossero le centrali nucleari francesi che succederebbe....
Non sarebbe meglio la soluzione adottata da altre parti con batterie più ridotte e ricarica rapida ai capolinea tramite pantografo ?
Re: ATM: in servizio il primo bus elettrico | Del 27/03/18
Non sarebbe meglio il filobus tout-court?
Re: ATM: in servizio il primo bus elettrico | Del 27/03/18
Così di notte compreremo a due spicci l'energia prodotta dalla centrali nucleari in Francia.Lirex ha scritto: ↑mer 28 mar 2018 8:06Una curiosità...
Il gasolio per i trasporti pubblici gode di accise ridotte ?
L' energia elettrica usata da autobus e tram ha lo stesso trattamento ?
L' energia fornita per la ricarica di questo cosi come viene tassata ?
P.S voglio proprio vedere quando in futuro le aziende di trasporto ricaricheranno di notte migliaia di autobus, se non ci fossero le centrali nucleari francesi che succederebbe....
Non sarebbe meglio la soluzione adottata da altre parti con batterie più ridotte e ricarica rapida ai capolinea tramite pantografo ?

Quanto siamo ipocriti...
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Re: ATM: in servizio il primo bus elettrico | Del 27/03/18
non ho sotto mano la fonte per confermarlo, ma ricordo che pur godendo di agevolazioni fiscali entrambi, lo sconto applicato al gasolio per autotrazione fosse maggiore rispetto a quello per la fornitura di energia elettrica
Re: ATM: in servizio il primo bus elettrico | Del 27/03/18
Però all' interno della città ci sono dei percorsi quasi obbligati di alcune linee di forza che si potrebbero attrezzare con il bifilare per la maggior parte del percorso, utilizzando i filobus da 18 m come quelli appena ordinati che caricano le batterie quando sono sotto il bifilare e possono fare fino a 10 km senza; gli autobus elettrici potrebbero essere limitati ai soli 12 m.
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Re: ATM: in servizio il primo bus elettrico | Del 27/03/18
Il problema non è dove compriamo l'energia a prezzo di saldo in morbida, che per noi sarebbe (è) un affare.
Il problema è calibrare bene la rete di distribuzione, per evitare problemi e disservizi. E a Milano qualche problema c'è, specialmente quando fa caldo.
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Re: ATM: in servizio il primo bus elettrico | Del 27/03/18
Giusto per fare il punto, la cerchia della 90/91 è lunga 20 km. Vuol dire che si riesce a fare Lotto - Isonzo senza catenaria.
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Re: ATM: in servizio il primo bus elettrico | Del 27/03/18
Il vantaggio dei nuovi filobus, siano essi a batteria o con motore ausiliario, è che in caso di perturbazioni, basta staccare le "perteghette" e prosegui senza problemi.
Una volta bastava una bottarella sul percorso e tutta la linea era bloccata. oggi, stacchi, devii e ritorni in linea e riparti. Questo regolarizza molto in caso di guasti, incidenti, manifestazioni o altro.
Anch'io però sarei più propenso all'estensione del bifilare in città in modo da avere una maggiore copertura su più percorsi.
Certo che con l'evoluzione in vista, fatti salvi tutti i problemi di fornitura, mi sembra ovvio che l'evoluzione è verso l'elettrico a batteria e quindi fare grandi infrastrutture quando nel giro di 10-15 anni queste potrebbero essere di fatto superate, non conviene.
Una volta bastava una bottarella sul percorso e tutta la linea era bloccata. oggi, stacchi, devii e ritorni in linea e riparti. Questo regolarizza molto in caso di guasti, incidenti, manifestazioni o altro.
Anch'io però sarei più propenso all'estensione del bifilare in città in modo da avere una maggiore copertura su più percorsi.
Certo che con l'evoluzione in vista, fatti salvi tutti i problemi di fornitura, mi sembra ovvio che l'evoluzione è verso l'elettrico a batteria e quindi fare grandi infrastrutture quando nel giro di 10-15 anni queste potrebbero essere di fatto superate, non conviene.
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Re: ATM: in servizio il primo bus elettrico | Del 27/03/18
Ciao SR. Fu proprio la c.d. scusa della "flessibilità" che spinse l'Atm negli anni 70/80 a sopprimere "criminalmente" le linee 96/97, perchè, a dire dell'azienda, a causa di manifestazioni e cortei, non erano in grado di garantire un servizio regolare....ma saranno proprio le indagini su Tangentopoli a svelare un'altra verita'.
L'evoluzione della trazione elettrica, da alcuni articoli che ho letto, dipendera' dalle batterie al grafene, che, almeno sulla carta, garantiscono una enorme capacita' di accumulo con tempi contenuti di ricarica.....purtroppo il costo del materiale, al momento, è proibitivo, e si è ancora in fase di sperimentazione, anche se con risultati incoraggianti.
Per una volta l'Italia potrebbe essere protagonista di questa rivoluzione. A Como sorge una dei principali centri a livello europeo sia per la ricerca che per la produzione del grafene, nato da uno "spin off" dell'Istituto Italiano di Tecnologia.
L'evoluzione della trazione elettrica, da alcuni articoli che ho letto, dipendera' dalle batterie al grafene, che, almeno sulla carta, garantiscono una enorme capacita' di accumulo con tempi contenuti di ricarica.....purtroppo il costo del materiale, al momento, è proibitivo, e si è ancora in fase di sperimentazione, anche se con risultati incoraggianti.
Per una volta l'Italia potrebbe essere protagonista di questa rivoluzione. A Como sorge una dei principali centri a livello europeo sia per la ricerca che per la produzione del grafene, nato da uno "spin off" dell'Istituto Italiano di Tecnologia.
Re: ATM: in servizio il primo bus elettrico | Del 27/03/18
Alcune note:
-la riduzione delle accise sul gasolio è "necessaria" perchè le tasse sono elevate, mentre non c'è la stessa tassazione sull'energia elettrica (ancorchè si paghino oneri di trasmissione significativi). Comunque in generale fare il pieno di elettricità costa molto meno che farlo di gasolio
- La ricarica notturna aiuterebbe a stabilizzare la variazione di produzione: già oggi chi può compra energia notturna e riempe i bacini idroelettrici per vendere poi a prezzi maggiori quando serve.
- L'eventuale sviluppo massivo dell'elettrico richiederebbe (o forse si può dire richiederà) un massivo investimento per potenziare significativamente la rete
-la riduzione delle accise sul gasolio è "necessaria" perchè le tasse sono elevate, mentre non c'è la stessa tassazione sull'energia elettrica (ancorchè si paghino oneri di trasmissione significativi). Comunque in generale fare il pieno di elettricità costa molto meno che farlo di gasolio
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Re: ATM: in servizio il primo bus elettrico | Del 27/03/18
sarebbe solo un bene ricaricare mezzi durante la notte, in alcuni casi si arriva a dissipare corrente a terra con elettrodi durante la notte a causa del mancato utilizzo dell'energia, e in italia siamo anche fortunati che abbiamo le centrali idroelettriche da utilizzare come batterie
Re: ATM: in servizio il primo bus elettrico | Del 27/03/18
In generale un aumento dei mezzi a batteria potrebbe essere in teoria usato come stabilizzatore della produzione, in particolare nelle microvariazioni. In pratica il parco collegato in ricarica diventerebbe un enorme "tampone", che in determinati casi, per pochi attimi potrebbe cedere energia invece che richiederla
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Re: ATM: in servizio il primo bus elettrico | Del 27/03/18
Tuttavia, nelle città già dotate di infrastruttura, forse sarebbe più conveniente e sensato l'acquisto di filobus bimodali tutto-elettrico, come quelli in servizio a Cagliari.sr ha scritto: ↑mer 28 mar 2018 11:13Certo che con l'evoluzione in vista, fatti salvi tutti i problemi di fornitura, mi sembra ovvio che l'evoluzione è verso l'elettrico a batteria e quindi fare grandi infrastrutture quando nel giro di 10-15 anni queste potrebbero essere di fatto superate, non conviene.
Da noi a breve partirà una sperimentazione con un mezzo a supercapacitori (ha già efettuato alcune corse prova) che per 6 mesi effettuerà regolare servizio sulla principale linea filoviaria, il 3 (ad oggi priva di oltre 2 km di bifilare per senso di marcia servita da bimodali a gasolio). A un capolinea è stata realizzata una stazione di ricarica: 6 minuti garantiscono il percorso completo A/R (22 km, a memoria), ma il problema si pone in caso di ritardo (la sosta prevista da orario è 8 minuti). Ben diverso sarebbe l caso in cui solo i 4 km senza linea elettrica fossero percorsi a batteria, e in una città come la nostra con una sviluppata rete filoviaria, la soluzione potrebbe essere estesa a tutte quelle linee con ampi tatti in comune con il bifilare.
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